5 MAGGIO 2015
Tfail è un
villaggio libanese che si trova in una lingua di territorio incuneata
all’interno della Siria. Il confine, segnato solo sulle mappe, è a qualche
centinaio di metri dalle case del villaggio. Zona grigia, enclave e terra di
nessuno, con la guerra civile siriana quest’area ha visto intensificarsi
scontri tra le varie fazioni in lotta e continui attraversamenti di confine.
Soprattutto di milizie sciite che dal Libano portano attacchi ai rivali di
Assad.
In questa provincia occidentale della Siria sono attivi gli islamisti di
Al Nusra, affiliati ad Al Qaeda. Si ripropone, per tanto, il solito scontro tra
sciiti e alawiti da una parte e i sunniti dall’altra. Nel mezzo i circa duemila
abitanti di Tfail. Isolati per diversi mesi, nell’ottobre del 2014 sono stati
raggiunti da un convoglio della Croce Rossa libanese, dopo trattative che hanno
coinvolto Hezbollah, leader sunniti, forze governative di Beirut e Damasco. Ma
subito dopo l’intervento, gli scontri sono ripresi e hanno lasciato sul campo
diverse vittime.
L’ultimo di questi scontri porta la firma di Hezbollah. Due
giorni fa, sono caduti, in un’imboscata, almeno una quindicina di miliziani di Al
Nusra. Gli sciiti libanesi, secondo fonti della sicurezza di Beirut, riportate
dal quotidiano The Daily Star, raggiunto Tfail hanno poi compiuto un’incursione
in territorio siriano, nella provincia di Qalamoun, distruggendo una postazione
qaedista.
Lo stesso giorno varie unità di islamisti operanti nella stessa area
siriana hanno annunciato, via Twitter, la formazione di una cellula
dell’Esercito della Conquista, gruppo
nato da pochi mesi e in espansione nella galassia del terrorismo anti Assad.
“By the grace of
god, the Army of Conquest of Qalamoun has been established from the loyal and
truthful members of most factions in Qalamoun,” il twit. La situazione siriana
è sempre più complicata.
Milizie Hezbollah |