Bilanci
di fine anno. Cinematograficamente un vero disastro. Fortuna che c’è la musica.
1.Channel Orange – Frank Ocean
The
best song wasn’t the single, canta Frank e qui è veramente difficile scegliere
quale sia la migliore canzone. Tutti i pezzi sono all’altezza e il risultato è
superiore alla somma delle parti.
2.Love This Giant – David Byrne & St. Vincent
Poteva
essere un disco sofisticato e saccente ed invece , dopo tre anni di gestazione,
la strana coppia – fantastica la foto di copertina – realizza una bomba di
intelligenza, freschezza e imprevedibilità. Irresistibile.
3.Desertshore/ The Final Report – X-TG
Doppio
CD e doppio merito. Il primo merito è di avere reinterpretato un capolavoro commovente
come quello di Nico, e questo basterebbe. Il secondo è quello di ricordare un
amico con musica di stampo TG ai massimi livelli.
4.At
Peace – Ballaké Sissoko
Pace
è ciò che auspica il grande maestro di kora per il suo Paese, il Mali. Pace
profonda è ciò che trasmette agli ascoltatori. Solo o accompagnato da pochi
altri strumentisti, tra i quali il violoncellista e produttore Vincent Segal, Sissoko tocca le corde dell’anima.
Canzoni acide e nervose. Impasti
vocali a intonare melodie frante e sincopate con tocchi suadenti di chitarra. La
band più nuiorchesemente alternativa centra il bersaglio.
Questa
la top five ma l’annata è stata veramente buona. Altri bei dischi, in ordine
sparso: Andrew Bird, Grizzly Bear, Flying Lotus, Lionel Loueke.