cinema

mercoledì 24 giugno 2015

ET IN ARCADIA EGO

GUERCINO / NICOLAS POUSSIN

Guercino, I pastori d'Arcadia Barberini

Va attribuita al Guercino la paternità del motto Et In Arcadia Ego, iscritto sulla base di un monumento funebre rivolto allo sguardo dell’osservatore nella tela I pastori d’Arcadia, dipinta tra il 1618 e il 1622. Quadro che colpì molto Nicolas Poussin, tanto che qualche anno dopo si cimentò anch’egli nello stesso soggetto e riportò l’identica iscrizione. Nel 1638 il pittore francese dipinse un’altra versione dei Pastori d’Arcadia, con la solita scritta. Da allora la sentenza latina e i tre quadri sono diventati oggetto di un vero e proprio culto esegetico, nel quale si sono sbizzarriti interpreti che hanno dato origine a percorsi di lettura che annodano tutti i luoghi comuni dell’iconografia esoterica. Evidentemente il semplice memento mori associato ad uno dei topoi per eccellenza della cultura secentesca, quello dell’ambientazione arcadico-pastorale, era troppo semplice per giustificare le tre tele che, invece, nasconderebbero verità inenarrabili. O meglio, narrabili solo per gli iniziati capaci di intendere. Fatto sta che a seguito dell’interpretazione dei Pastori d’Arcadia, gruppi di illuminati hanno cominciato a scavare nelle campagne di Rennes-le-chateau alla ricerca del corpo di Gesù Cristo…

Poussin, I pastori d'Arcadia Chatsworth House

Poussin, I pastori d'Arcadia Louvre




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