JOHNNIE TO
Scorciatoie filmografiche - parte 3
Si giunge a Mad detective del 2007, girato a quattro mani assieme al sodale Ka-Fai Wai, e To riesce ancora a sorprenderci. Nel prologo viene presentato il ‘mad detective’ Bun che riesce a risolvere i casi grazie al metodo Stanislavskij di immedesimazione con le vittime e le conseguenze sono ovviamente estreme. Dopo un salto temporale l’ormai ex detective viene utilizzato per risolvere un difficile caso dal giovane ispettore Ho, che ad inizio carriera era rimasto impressionato dal metodo investigativo di Bun. Espulso dalla polizia Bun vive circondato dalle materializzazioni delle sue visioni. Egli infatti ha la facoltà di vedere e credere reali le varie personalità che convivono nello stesso individuo. Sullo schermo sono quindi presenti personaggi sia reali che immaginati dal protagonista in un continuo gioco di specchi che trova perfetta corrispondenza concettuale, visiva e cinefila nella scena finale. Nel caso da risolvere torna il motivo dell’arma d’ordinanza perduta che rappresenta anch’esso una scissione tra l’uomo e la sua estensione identificativa, e le identità nel corso del film si moltiplicano, forse anche troppo.
Due anni dopo To è presente alla Croisette per presentare il suo nuovo film ‘francese’ Vendicami.
Francese perché questa volta il genere da omaggiare è il polar melvilliano, mai trascurato ma qui esplicitamente omaggiato. In particolare il film di riferimento è Le samourai, titolo orientale per un Delon molto zen che avrebbe dovuto essere il protagonista di Vendicami, rimpiazzato da un Johnny Hallyday dalla perfetta faccia dallo sguardo asimmetrico.
Dopo un inizio agghiacciante, il film procede per i consueti binari, con le solite belle sparatorie, i convivi e le interazioni tramite linguaggi non verbali tra i ‘ragazzi del gruppo’. Anche qui vale la regola che quando viene inquadrata una pistola essa sparerà e allo stesso modo una pallottola conficcata in testa non tarderà a produrre i suoi effetti, così si scivola quasi in film parallelo, incosciente, svagato. Resta l’impressione che Vendicami non sia un film pienamente riuscito nonostante siano presenti tutti gli ingredienti del cinema di To. Affiorano tracce di stanchezza e ripetitività.
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domenica 10 ottobre 2010
giovedì 1 luglio 2010
JOHNNIE TO
JOHNNIE TO
Scorciatoie filmografiche Parte 2
Nel 2003 To gira Breaking news. Film meno leggero di PTU, si basa su un messaggio forte e impegnato che finisce per appesantirlo. Si tratta di una riflessione sul sistema della comunicazione in cui non esiste più la differenza tra buoni e cattivi ma tutto fa riferimento al messaggio, a come esso viene manipolato e recepito dai destinatari, in questo caso i sei milioni che rappresentano il target televisivo di Hong Kong. Rappresentazione del cinismo mediatico nella società contemporanea, BN non è pienamente riuscito, né nella definizione dei personaggi né nello svolgimento narrativo. Ma pur nella piattezza di un film di ordinaria amministrazione, quasi da fiction televisiva, To piazza la zampata che lascia il segno. Gli oltre sette minuti iniziali sono una dichiarazione d’amore verso cinema che sorprende e commuove e ci lascia pieni di ammirazione nei confronti del regista.
Ormai To è autore celebrato anche nella triade dei festival istituzionali europei dove dal 2004 vengono presentati diversi suoi film, tra i quali il suo capolavoro Exiled.
PROLOGO Interno/esterno giorno
Gang divisa sotto il grande albero a Macao
Prima sparatoria, la gang è ancora divisa, nonostante il trasloco e il convivio
Feticci: le foto, i sonagli
15 minuti e non si contano le mosse vincenti di To…
I PARTE Interno/esterno notte
Le due sparatorie ‘di formazione’ e la gang si ricompatta in wild bunch
“dove andiamo? dove andiamo? decidi tu”
“non so un cazzo”
“tiriamo a sorte”
II PARTE Esterno giorno/esterno notte
L’assalto alla diligenza carica d’oro
Il bivacco notturno attorno al fuoco
L’armonica
EPILOGO Interno notte
Il saloon
Mezzanotte di fuoco. La sparatoria in slo-mo,
macchina a piombo sulla carneficina
L’oro s’invola, restano le foto
Quando ero piccolo, di fronte casa c’era una sala, d’estate la sera si andava al cine, quel che davano davano. D’inverno invece ci si andava la domenica pomeriggio e nell’intervallo un triangolo di pizza o la ‘fogaccia con la calda’ e una spuma. Ho visto di tutto, in particolare i western. Exiled è puro cinema, è cinema fatto di cinema, ogni fotogramma è un atto di totale devozione al cinema, che sgorga naturale e sincero. Mi ha riportato alla mente la sala dell’infanzia, le centinaia di immagini scorse sullo schermo, le risate, le battute, i commenti ad alta voce di noi spettatori, quando le visioni erano condivise.
Scorciatoie filmografiche Parte 2
Nel 2003 To gira Breaking news. Film meno leggero di PTU, si basa su un messaggio forte e impegnato che finisce per appesantirlo. Si tratta di una riflessione sul sistema della comunicazione in cui non esiste più la differenza tra buoni e cattivi ma tutto fa riferimento al messaggio, a come esso viene manipolato e recepito dai destinatari, in questo caso i sei milioni che rappresentano il target televisivo di Hong Kong. Rappresentazione del cinismo mediatico nella società contemporanea, BN non è pienamente riuscito, né nella definizione dei personaggi né nello svolgimento narrativo. Ma pur nella piattezza di un film di ordinaria amministrazione, quasi da fiction televisiva, To piazza la zampata che lascia il segno. Gli oltre sette minuti iniziali sono una dichiarazione d’amore verso cinema che sorprende e commuove e ci lascia pieni di ammirazione nei confronti del regista.
Ormai To è autore celebrato anche nella triade dei festival istituzionali europei dove dal 2004 vengono presentati diversi suoi film, tra i quali il suo capolavoro Exiled.
PROLOGO Interno/esterno giorno
Gang divisa sotto il grande albero a Macao
Prima sparatoria, la gang è ancora divisa, nonostante il trasloco e il convivio
Feticci: le foto, i sonagli
15 minuti e non si contano le mosse vincenti di To…
I PARTE Interno/esterno notte
Le due sparatorie ‘di formazione’ e la gang si ricompatta in wild bunch
“dove andiamo? dove andiamo? decidi tu”
“non so un cazzo”
“tiriamo a sorte”
II PARTE Esterno giorno/esterno notte
L’assalto alla diligenza carica d’oro
Il bivacco notturno attorno al fuoco
L’armonica
EPILOGO Interno notte
Il saloon
Mezzanotte di fuoco. La sparatoria in slo-mo,
macchina a piombo sulla carneficina
L’oro s’invola, restano le foto
Quando ero piccolo, di fronte casa c’era una sala, d’estate la sera si andava al cine, quel che davano davano. D’inverno invece ci si andava la domenica pomeriggio e nell’intervallo un triangolo di pizza o la ‘fogaccia con la calda’ e una spuma. Ho visto di tutto, in particolare i western. Exiled è puro cinema, è cinema fatto di cinema, ogni fotogramma è un atto di totale devozione al cinema, che sgorga naturale e sincero. Mi ha riportato alla mente la sala dell’infanzia, le centinaia di immagini scorse sullo schermo, le risate, le battute, i commenti ad alta voce di noi spettatori, quando le visioni erano condivise.
martedì 22 giugno 2010
JOHNNIE TO
JOHNNIE TO
Scorciatoie filmografiche Parte 1
Scorciatoie filmografiche Parte 1
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