THE NIGHT IS YOUNG - 2014
Joe Goddard&Raf Rundell,
in arte The 2 Bears, vogliono divertirsi. Vanno sul palco travestiti da orsi e
producono musica che diverte. Comporre canzoni per i club danzerecci di Londra non
significa automaticamente fare della musica dozzinale, ripetitiva e
martellante. Già con il primo albun, Be Strong, il duo ci aveva deliziato con
pezzi orecchiabili, ballabili, dai testi con sfumature leftist ma anche
provocatoriamente banali. Il risultato era un album riuscito a metà, forse
realizzato in fretta con dell’inutile materiale di riempimento.
Sono trascorsi più di due
anni e i due hanno lavorato per fare le cose in maniera più professionale ma
sempre mantenendo come obiettivo quello di divertire in modo intelligente e, a
loro modo, impegnato. Alla Matt Johnson The The o alla Mattafix. Si potrebbe
dire che ci stanno prendendo gusto e quella che poteva essere una goliardata
con questo secondo The Night Is Young diventa una cosa seria.
Goddard&Rundell
continuano a fare electrodance ma il genere va ormai decisamente stretto a
definire le tredici nuove tracce, per oltre un’ora di musica. Con tanto
materiale facile cadere di livello invece il disco tiene, tranne per un solo
episodio. Sorprende, ma non più di tanto, la virata ‘world’, già percepita in
qualche episodio di Be Strong. Il disco è in parte registrato in Sudafrica e si
sente. Sapori africani sono presenti in molte delle canzoni, basta citare la
bellissima title-track o Son Of The Sun. Ma c’è anche l’urban reggae di Money
Man o Run Run Run con le percussioni quasi tribali. Intendiamoci, The 2 Bears
non fanno misica avant-guard o sperimentale, fanno dance che pesca dai Tavares
alle produzioni di Curtis Mayfield dei ’70 o dalla Detroit Techno degli anni
Novanta che suona però inconfondibilmente contemporanea. L’esatto opposto del
copia-incolla dei Daft Punk.
Insomma, The Night Is Young
è un disco che mette di buon umore. È il mio disco dell’anno.
Joe e Raf |
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