INCEPTION
CHRISTOPHER NOLAN - 2010
Nel suo percorso ‘autoriale’ Nolan continua a costruire depistaggi, film in cui lo spettatore si smarrisce fra le molteplicità del reale e si disorienta nella labilità dei confini fra sogno e realtà, tra sogno e sogno, tra vissuto e immaginato.
In Inception, come già in Memento, lo smarrimento si eleva e potenza e nella successione di scenari che, come scatole cinesi si aprono e si chiudono continuamente, lo spettatore si perde, non avendo a disposizione il totem come filo di Arianna per labirinti visionari. Dapprima si cerca di capire, si vuole mantenere piena capacità di discernere, poi ci si accorge che è meglio stare al gioco ed entrare nel sogno, nei sogni, nel limbo.
La struttura di Inception è molto complessa. Si svolgono contemporaneamente diverse storie. C’è la cornice in cui Cobb/Dicaprio riceve un incarico di “hackeraggio psicologico” in un contesto di scontro fra mega corporation. Come frame work, abbastanza semplice. Semplici, quasi banali, anche i nodi psiconarrativi al centro del film: due drammi familiari ad alta conflittualità moglie/marito, padre/figlio con senso di colpa (disappointed e guilty le parole-chiave). Poi c’è il sogno, che non è un sogno normale ma un sogno alla terza, o meglio, un sogno alla quarta perché c’è anche il limbo, un ultra sogno. No anzi, alla quinta perché c’è l’ inception-antefactum o proiezione del/nel subconscio. E ci sono diverse durate, nel senso di scansioni temporali, ognuna diversa per ogni livello di sogno.
Nolan, come in Memento, vuole fare troppo. Il film ha momenti affascinanti come il sogno del rapimento o l’idea del totem per capire quale “realtà” delle molte parallele si stia vivendo. Ma nel complesso c’è molta confusione, anche cinematografica: si mescolano Blade Runner, Citizen Kane, 2001, Matrix, James Bond. Gondry, Harry Potter, Schwarzenegger e Avatar!
L’ultima sequenza prima del fondo nero dei titoli di coda è un colpo basso. O forse no? Rivedere il finale de Il falcone maltese in cui Bogart cita Shakespeare. Ma quello è un altro film.