cinema

Visualizzazione post con etichetta religione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta religione. Mostra tutti i post

domenica 25 dicembre 2011

NIETZSCHE / SAVINIO / HITCHENS

CORRISPONDENZE

Hitchens con il VicePresidente Sandinista del Nicaragua


È solo un caso che proprio in questi giorni si sovrappongano certe letture o meglio, che in certe letture s’incrocino certe tematiche.

God is not great non è un testo polemico, la polemica contro di esso e contro Christopher Hitchens è stata alimentata da  determinati lettori, magari senza aver neppure letto il libro.

In realtà, oltre a dire cose su Dio e sulla religione indiscutibili per qualsiasi persona dotata di un minimo di libertà intellettuale, lo scrittore inglese ci affascina con i suoi ricordi d’infanzia, con gli aneddoti e le testimonianze raccolte in una vita piena di incontri ed esperienze. Hitchens è innanzi tutto un comunicatore efficace e un appassionato di letteratura; resta viva in lui la qualità dell’insegnante che sa trasmettere ai suoi allievi la curiosità scevra da pregiudizi. E questo è evidente anche in God is not great, nel quale lo scrittore è critico non tanto nei confronti di Dio ma verso le ragioni dei credenti di tutte le religioni, e Hitchens afferma “the mildest criticism of religion is also the most radical and the most devastating one. Religion is man-made”.

Hitchens s’incrocia, molto singolarmente vista la distanza tra i due autori, con la Nuova Enciclopedia di Alberto Savinio, libro che da qualche mese staziona sul comodino. Il geniale artista ha voluto compilarsi un suo proprio dizionario declinando voci, in ordine alfabetico, che compongono un universo intimo che potrebbe essere l’archetipo di un contemporaneo blog. Il testo/ipertesto può essere consultato a caso e questo è stato il primo approccio ovvero leggerlo/rileggerlo alfabeticamente voce dopo voce, come sta avvenendo attualmente. Il piacere è sempre ‘inenarrabile come bere un flûte di Les Mesnil’ come direbbe divertito ed estasiato l’amico Roberto.

Ogni voce dell’enciclopedia è una sorpresa ma anche una conferma: Savinio ci sorprende sempre e sempre conferma il piacere di condividere la sua straordinaria intelligenza (dal latino intelligentem, participio presente di intelligere, che ha discernimento e facoltà di ben intendere e giudicare).

Si giunge, per esempio, alla voce NIETZSCHE, in cui si affrontano temi quali il fascismo, il nazismo e l’accusa mossa al pensatore tedesco di aver ispirato le violenze nazifasciste. Con la massima leggerezza Savinio riesce ad affermare concetti definitivi come questo: “L’uomo intellettualmente ineducato è finalista. Crede che ogni cosa quaggiù ha un fine. Questo presupposto è anche la ragione della religione. È anche il movente psichico che mantiene in vita Dio”. Ed ecco che parlando di Nietzsche Savinio trova il modo, mezzo secolo prima, di agganciarsi, in lettura parallela, a Christopher Hitchens.

Alberto Savinio, Una strana famiglia, 1947


Roger et Angélique, 1931
Battaglia di centauri, 1930

giovedì 9 dicembre 2010

STEVE REICH

TEHILLIM

STEVE REICH - 1981



Il grande compositore americano, per la prima volta nella sua produzione musicale, fa i conti con il suo retaggio culturale e mette in musica quatto salmi, Tehillim in ebraico. Dopo la fondamentale esperienza di Music for 18 musicians e immediatamente precedente un’altra composizione decisiva come The desert music, Reich si concede una pausa misticheggiante affrontando la trasposizione in musica e canto delle brevi e ispirate liriche veterotestamentarie in lingua ebraica.
L’approccio mette in evidenza il contrasto tra le quattro voci femminili e la ricca sezione percussiva, memore dell’influsso africano che affascinò il compositore fin dagli esordi. Elemento voce ed elemento percussione a cui si associano fiati e archi a formare un organico di 19 elementi.
Con Tehillim Reich, pur mantenendo la sua cifra inconfondibile e che anticipa certe atmosfere di Desert music e anche le cadenze del più tardo Different Trains, il minimalismo si fa meno accentuato e, specie nel cantato, la linea melodica si prolunga e si accosta, per usare le parole del compositore, alla tradizione musicale occidentale.
Recupero della lingua della Bibbia e di un’atmosfera rituale e arcana (cimbali, tamburello), canoni e variazioni della storia musicale europea (archi, legni), percussioni esotiche (marimba, maracas) generano l’affascinante affresco sonoro dei Tehillim


Testo dei quattro movimenti

Salmi 19:1-4
Al capo dei musici il salmo di davide. I cieli raccontano la gloria di dio
E la distesa di stelle annunzia l’opera delle sue mani
Un giorno all’altro giorno sgorga parole
Una notte all’altra notte trasmette conoscenza
Non hanno suono né segno, la loro voce non si ode
Ma la loro armonia si sprigiona per tutte le terre
I loro accenti giungono all’estremità del mondo
Dio ha posto in essi un riparo contro al sole


Salmi 34:12-14
Uomo che ami la vita
Uomo che ami lunghezza di giorni da cui trarre del bene
riguarda la tua lingua dal male
riguarda le tue labbra dalla frode
astienili dal male e compi il bene
cerca la pace e procurala


Salmi 18:25-26
tu sei pietoso con il pio, tu sei onesto con il probo
tu sei puro con il puro, tu sei accorto col perverso


Salmi 150:4-6
lodatelo con le danze, lodatelo con il timpano e col flauto
lodatelo con gli strumenti a corda, lodatelo con cembali sonanti
lodatelo con cembali squillanti
ogni essere che respira lodi l’eterno, alleluia


versione di eustaki sulla base del testo della Bibbia italiana di Giovanni Diodati – 1641

Steve Reich dirige l'esecuzione dei Tehillim - 2007