cinema

domenica 12 giugno 2011

THE CLASH

WEST AND SOUTH LONDON


Prima che diventasse un quartiere cool Notting Hill era decisamente hot. Se oggi viene immediatamente associato alla coppia Roberts-Grant o per i più british al Notting Hill Set dei Tory Bright Youngs Cameron e Osborne, per chi ha memoria più lunga Notting Hill evoca immagini ben diverse. Lì dagli anni Cinquanta si erano concentrati i Trinis, gli immigrati dai caraibi britannici vittime di scontri razziali con i bianchi Teddy Boys che avrebbero avuto la massima violenza nella tarda estate del 1958, quando si scatenò una vera e propria guerriglia urbana.



L’anno successivo, come risposta al razzismo e all’intolleranza, si iniziò a festeggiare il carnevale in occasione della festività del bank holiday di Agosto e da allora l’appuntamento è diventato uno dei principali festival di strada del mondo.


Ma nel 1976 il carnevale è teatro di una nuova guerriglia, dove giovani bianchi e immigrati di colore lottano insieme contro le forze di polizia, quasi manifestazione violenta interrazziale di un malessere generazionale. I ‘riots’ del 1976, anno di grave crisi economica dopo lo shock petrolifero del 1973 e le prime avvisaglie dello smantellamento dell’industria manifatturiera inglese, sono l’evento sociale e politico che fa da cornice alla punk revolution. Ai riots di Notting Hill, tra i kids incazzati caricati dagli agenti ci sono Joe Strummer e Paul Simonon e l’esperienza ispirerà uno dei primissimi inni punk, White Riot


White riot - I wanna riot / White riot - a riot of my own


Black people gotta lot a problems
But they don't mind throwing a brick
White people go to school
Where they teach you how to be thick


An' everybody's doing Just what they're told to
An' nobody wants To go to jail!


All the power's in the hands
Of people rich enough to buy it
While we walk the street
Too chicken to even try it


Are you taking over or are you taking orders?
Are you going backwards Or are you going forwards?


I bianchi, secondo i Clash, dovevano fare come i neri e lanciare pietre….

Nel 1979 i Clash registrano il capolavoro London Calling che contiene The Guns of Brixton, scritta e cantata da Paul Simonon, nato e cresciuto a Brixton. A differenza di Notting Hill, Brixton non è diventato un quartiere fashion, è rimasto la capitale afrocaraibica di Londra dove nel 1981 scoppia una rivolta violentissima causata dalla povertà e dal degrado del quartiere. La canzone di Paul rispecchia questa atmosfera, fatta di sonorità reggae, violenza e disperazione e anticipa i riots dell’81:

When they kick at your front door
How you gonna come?
With your hands on your head
Or on the trigger of your gun


When the law break in How you gonna go?
Shot down on the pavement Or waiting in death row
You can crush us You can bruise us
But you'll have to answer to Oh, Guns of Brixton


In quegli anni mi aggiravo per Brixton consapevole di vivere idealmente la musica che amavo. A Brixton si respirava la vita: gente per strada, esposizioni di artisti sconosciuti, band che suonavano nei pub fin dal mattino, sporcizia, fuochi e bivacchi tra i piloni delle sopraelevate, proprio il ‘crooked beat’ della South London, altro gran bel pezzo di Simonon e intanto a Coventry….


8 commenti:

  1. bellissimo post nostalgico. a proposito io voto quattro SI.
    buona domenica

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  2. ci sarà un altro post a continuazione? :) ... intanto riflettevo sul fatto che sembra sempre (anzi ne sono sicura) che dalla confusione, dal disagio nasca l'ideale nuovo; come se in quel disordine trovi terreno fertile e sappia metter radici: l'ordine inverso di cui scrivevo qualche giorno fa
    Un saluto

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  3. gran bel post.e che nostalgia..sono brazzz, in questo sistema non mi ptrende l'account

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  4. @ saverio, sui referendum il discorso sarebbe lungo. sono andato a votare ma il mio voto è stato diverso dal tuo. sono contento del quorum.
    grazie per il commento, a presto

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  5. @ petro-muso..altro post del genere in arrivo, non so quando, basta trovare il tempo per scrivere... ho letto sul tuo blog la citazione del poeta polacco herbert. uno dei miei poeti preferiti. premiopetrolio resta una certezza.
    buona puglia

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  6. @ roberto brazzz... proprio che nostalgia. sapevo che il post avrebbe incontrato il tuo gradimento.
    stay free

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