cinema

martedì 3 aprile 2012

JOHN FRANKENHEIMER

SECONDS
OPERAZIONE DIABOLICA - 1966




Sequenza iniziale. Affollata stazione ferroviaria. Campo totale alternato alla handycam stretta sui personaggi, sulle spalle, sui volti in primissimo piano che non rientrano pienamente in campo, inquadrature da punti di vista eccentrici, e un bianco e nero magistralmente reso dal mitico direttore della fotografia James Wong Howe che accentua il senso d’inquietudine. Senza dimenticare  la pre-narrazione dei titoli di testa, curati da un altro genio di Hollywood, Saul Bass.

L’inizio di Seconds è folgorante. Anche se ci sarà un calo di script  nella seconda parte, alcuni aspetti clamorosamente originali, specie per una produzione Paramount, rendono di culto questo film.

Nel 1966 John Frankenheimer aveva infilato una serie di film importanti e di grande successo, con molte nominations per gli Oscar. Tale solidità contrattuale gli garantirà il pieno controllo sui film futuri, come in questo Seconds, che però si rivelerà un disastro commerciale e verrà stroncato dalla critica al festival di Cannes.

In realtà il film anticipa quella mescolanza di generi che tanto successo avrà successivamente. Si può parlare di fantascienza, di thriller, di dramma socio-psicologico. Per quest’ultimo aspetto molto riuscito è il personaggio del protagonista prima della ‘seconda vita’. Cinquantenne all’apice della carriera lavorativa, bella casa, indifferenza coniugale, figlia sposata, più nessun slancio vitale. Di lui la moglie dirà che era come se fosse già morto da anni. In questa routine anestetizzata improvvisamente c’è l’opportunità di rinascere, di resettare tutto e cominciare una seconda vita.

Prima della rinascita, il regista ci regala un’altra scena memorabile oltre alla sequenza iniziale, quella dell’operazione. Il ricordo oltre che a Dark Passage di Daves, va ad Occhi senza volto di Georges Franju ma qui il ritmo, le inquadrature e la fotografia costruiscono una scena veramente da antologia.

Altro momento di follia visionaria è il Baccanale. Siamo in piena temperie hippie un paio di anni in anticipo rispetto ai tempi che verranno, anche per le majors di Hollywood.

Un’ultima annotazione che forse è solo una coincidenza. Nella seconda vita il protagonista diventa il signor Wilson, come il personaggio di un celebre racconto di Poe che tratta di doppie vite…

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