OPERAZIONE DIABOLICA - 1966
Sequenza iniziale. Affollata stazione ferroviaria. Campo totale
alternato alla handycam stretta sui personaggi, sulle spalle, sui volti in
primissimo piano che non rientrano pienamente in campo, inquadrature da punti
di vista eccentrici, e un bianco e nero magistralmente reso dal mitico
direttore della fotografia James Wong Howe che accentua il senso d’inquietudine.
Senza dimenticare la pre-narrazione dei
titoli di testa, curati da un altro genio di Hollywood, Saul Bass.
L’inizio di Seconds è folgorante. Anche se ci sarà un calo di
script nella seconda parte, alcuni
aspetti clamorosamente originali, specie per una produzione Paramount, rendono di
culto questo film.
Nel 1966 John Frankenheimer aveva infilato una serie di film importanti
e di grande successo, con molte nominations per gli Oscar. Tale solidità
contrattuale gli garantirà il pieno controllo sui film futuri, come in questo
Seconds, che però si rivelerà un disastro commerciale e verrà stroncato dalla
critica al festival di Cannes.
In realtà il film anticipa quella mescolanza di generi che tanto
successo avrà successivamente. Si può parlare di fantascienza, di thriller, di
dramma socio-psicologico. Per quest’ultimo aspetto molto riuscito è il
personaggio del protagonista prima della ‘seconda vita’. Cinquantenne all’apice
della carriera lavorativa, bella casa, indifferenza coniugale, figlia sposata,
più nessun slancio vitale. Di lui la moglie dirà che era come se fosse già
morto da anni. In questa routine anestetizzata improvvisamente c’è l’opportunità
di rinascere, di resettare tutto e cominciare una seconda vita.
Prima della rinascita, il regista ci regala un’altra scena
memorabile oltre alla sequenza iniziale, quella dell’operazione. Il ricordo
oltre che a Dark Passage di Daves, va ad Occhi senza volto di Georges Franju ma
qui il ritmo, le inquadrature e la fotografia costruiscono una scena veramente
da antologia.
Altro momento di follia visionaria è il Baccanale. Siamo in
piena temperie hippie un paio di anni in anticipo rispetto ai tempi che
verranno, anche per le majors di Hollywood.
Un’ultima annotazione che forse è solo una coincidenza. Nella seconda
vita il protagonista diventa il signor Wilson, come il personaggio di un
celebre racconto di Poe che tratta di doppie vite…
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