cinema

domenica 5 maggio 2013

FEDERICO GARCIA LORCA

SONETTI DELL'AMORE OSCURO
FEDERICO GARCIA LORCA - 1936

L'estasi di Santa Teresa del Bernini, metà Seicento


Non destinati alla pubblicazione, gli 11 Sonetti dell’amore oscuro sono un intimo colloquio del poeta con se stesso. Seppure è presente la seconda persona, il tu a cui si rivolge il poeta-amante, i sonetti sono come propaggini di un diario personalissimo, per mezzo dei quali si manifesta sulla pagina e allo sguardo dell’autore, una passione segreta. Sono proprio questi i due termini-chiave della breve ‘ghirlanda’(«Esa guirnalda»).

Passione perché ogni verso gronda appunto passione, fisica e immateriale, esplicitata nelle coppie metaforiche «cielo y mundo», «carne y cielo» eccetera; segreta perché l’amore che i versi celebrano è intimo, «oscuro».

Viscerale grumo di sensi, il poeta utilizza la forma lirica chiusa della tradizione occidentale, il sonetto, per trasporre la materia informe e sanguinante di lacrime, sudore e fiato in campo letterario, come fortemente letteraria è l’aura che emana dalla lettura degli 11 sonetti. Questi versi risuonano di classicismo screziato da una vena manierista e barocca che trae origine dagli elisabettiani e dal siglo de oro, da Shakespeare e da Góngora.

Ma la cifra più originale e assolutamente sostanziale della raccolta risiede nel misticismo. Santa Teresa d’Avila, San Juan de la Cruz affiorano nei sonetti e danno all’«amore oscuro» una chiave di lettura che trascende il semplice fatto biografico di un rapporto da tenere nascosto per approdare ai campi della spiritualità, resa attraverso la semplice forza della parola. In tal senso i sonetti sono costruiti attorno ad una serie di sostantivi-feticcio che si ripetono, quali luce, notte, voce, sangue, carne, ferita, bocca, petto cuore, sogno.

Per quanto attiene ai verbi, ricorrono quelli della tradizionale lirica amorosa: gemere, amare, piangere, vedere, perdere, morire, dormire e vegliare. Molto frequente, stilisticamente, l’uso dell’antitesi e della sinestesia ma nel complesso Lorca cerca di ridurre al minimo gli strumenti linguistico-espressivi per dominare meglio l’incandescente materia trattata, con risultati di sfavillante poesia.

2 commenti:

  1. scrivi raramente, ma quando pubblichi sono sempre post molto belli..ciao carissimo amico

    RispondiElimina
  2. ciao carissimo, sì, ho rallentato i ritmi ma sono sempre pronto a scrivere quando penso che ne valga la pena.
    un sincero saluto

    RispondiElimina