MINDIF - 1988
I ragazzi
si erano dati da fare tutto il pomeriggio per montare un assito di tavole. Ora che
il sole, basso sull’orizzonte, dava tregua, si erano messi a sedere sulla
sabbia e si passavano le bottiglie di birra. Una brezza salsa saliva dal mare e
accarezzava, rinfrescandola, la pelle. Dai fornelli, dietro i cespugli dei
tamarindi, salivano profumi invitanti. A levante il cielo era di un indaco
intenso. Tra poco sarebbe spuntata la luna.
I musicisti
si stavano preparando, qualche nota isolata illanguidiva la spiaggia. Incitamenti
e battiti di mani erano il preludio della festa. Partì discreto il suono del
gambray, delineando un movimento sinusoidale su cui s’inserì il flauto. Del sole
restava una luminescenza verdastra sopra la linea scura dell’orizzonte. Dopo la
sognante introduzione la festa entrò nel vivo. I colori di un mercato africano
scoppiettavano sostenuti dalle frasi dei sax. Si alzarono tutti e cominciarono
a ballare sull’instabile pista di legno.
I sette
musicisti tirarono per una decina di minuti poi si presero una pausa con un
brano più lento: un misto di blues del Delta e milonga portegna , dei quali
tuttavia non aveva la tipica tristezza ma la sensualità contagiosa. L’assolo
del bassista si sovrapponeva alla risacca che si infrangeva sui ciottoli della
battigia.
Il ritmo
tornava ad accendersi spinto dai chiari accordi delle tastiere che duettavano
con i fiati, tra i quali si facevano largo per l’assolo, il sax tenore e il
trombone. Nessuno poteva resistere. Nella sera c’erano sentori di deserto
arabico e di Caribe, di western jazz e di foresta vergine. Una serata
indimenticabile.
Dollar
Brand, Abdullah Ibrahim dopo la conversione all’Islam nel 1968, è un musicista
sudafricano. Nato nel 1934 al Capo, ha suonato con i più grandi musicisti jazz.
Ad ottant’anni suonati, continua a fare concerti in giro per il mondo. L’album
Mindif è la colonna sonora del film Chocolat, della sottovalutata regista
francese Claire Denis.
Nessun commento:
Posta un commento