VIDEO INSTALLAZIONE - 2000
Foto: David Freeman/University of Westminster - The Guardian |
I due geniali artisti, esuli sovietici, sono 'in tour' con la loro opera The Happiest Man. Dopo Parigi, lo scorso anno all'Hagar Bicocca di Milano e attualmente a Londra, la video installazione concettuale, a tredici anni di distanza dalla prima presentazione al pubblico, sempre più si afferma come elemento imprescindibile nel panorama dell'espressione artistica contemporanea.
L'ambiente è costituito da una sala cinematografica, simbolo della comunicazione di massa del Novecento sul cui schermo viene proiettato un film anch'esso in tutto riferibile all'estetica di metà secolo scorso. L'estetica è il risultato di una straniante ma decisamente aderente sovrapposizione tra il musical hollywoodiano e il realismo sovietico. Compagni sani e felici che cantano e ridono si succedono sullo schermo. Nella sala, tra le file di poltroncine, c'è un piccola costruzione, un monolocale per il cui arredamento è stato saccheggiato un mercatino di modernariato, con letto e tavolo apparecchiato per il rito del tè. La finestra che dovrebbe affacciare sull'esterno inquadra esclusivamente le facce felici di celluloide.
Non c'è altro da aggiungere, e si resta sbigottiti.
Foto: Emilia Kabakov - The Guardian |
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