cinema

sabato 18 ottobre 2014

STEVEN JAMES ADAMS

HOUSE MUSIC - 2014


Divertente il doppio senso del titolo dell’album di esordio di Steven James Adams (SJA). Non siamo in ambito dance, questa musica è proprio fatta in casa, letteralmente. Un gruppo di amici, mezzi limitati, entusiasmo e buone idee. Aggiungiamo la qualità dei musicisti, le sorprendenti doti di SJA ed ecco un vero e proprio gioiello. E quali sarebbero le doti del musicista inglese? La misura e l’ironia. Ma questo non basterebbe se non avesse anche la capacità di comporre canzoni e di cantarle e di suonarle in modo da catturare fin da subito l’ascoltatore.

Eppure non si tratta solo di orecchiabilità. Certo la sapienza di confezionare tipici brani pop è innegabile ma c’è dell’altro. Questo altro fa sì che il risultato complessivo sia superiore alla semplice somma degli addendi (voce, testi, arrangiamenti).


Niente da dire, l’apprendistato di SJA in vari gruppi ha fatto maturare nel musicista la consapevolezza di potersi cimentare come solista e questo suo esordio è convincente. Tutte piacevoli le dieci tracce  tra le quali spiccano tre potenziali hits che, per gli insondabili misteri del music business, non saranno mai hits: la matura Drinking from the River; Tears of Happiness, nel cui testo, oltre a zombies e sangue si cita perfino Kenneth Anger !; il singolo perfetto, The Volonteer. Da oltre un mese non riesco a non ascoltare questo album.

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