Louisiana,
area del Delta. Atmosfera appiccicosa, sudaticcia. C’è un omicidio,
probabilmente un serial killer, ci sono due detective dai caratteri opposti. C’è
un’indagine federale sugli stessi detective e qui la vicenda si complica. Proprio
come il corso del Mississippi in prossimità della foce, anche la storia segue
rivoli diversi, meandri apparentemente morti. Il ritmo rallenta, il tempo,
inteso come durata, si dilata. Il racconto entra nelle menti dei caratteri, si
fa introspettivo. E ci sono i paesaggi del profondo Sud, intrisi di
spiritualità fervente, di miseria e di squallore. E c’è il commento musicale,
country-blues, naturalmente.
True Detective è un labirinto, i sentieri si
biforcano, tornano al punto di partenza, tracciano depistaggi circolari,
catturano e innervosiscono perché il meccanismo pare che si inceppi, che lo
svelamento non avvenga. E proprio quando la verità sembra vicinissima si è di
nuovo riportati indietro di molte caselle.
Guardando i primi episodi della serie TV che
ha come slogan la frase “touch darkness and darkness touches you back”, già
culto negli USA, ho pensato a Twin Peaks ma poi, riflettendo mi sono accorto
che l’ovvio accostamento era solo di superficie. True Detective è molto più
profondo e inquietante.
Se l’omicidio che apre la serie è sì terribile ma dopo
CSI potremmo definirlo standard, è l’ordinarietà dei contesti umani che
disturba: la famiglia del detective ‘senior’ Marty, l’ambiente di lavoro, dei
colleghi al distretto, i quartieri popolari fatti di case prefabbricate e
roulotte, i bar e le stazioni di servizio, i complessi industriali in mezzo
agli acquitrini. Tutto questo viene rappresentato senza il minimo intento di
fare sociologia, è solo un pezzo di “vera” America mai visto in una serie TV.
E
allora non è Lynch il riferimento giusto. Bisogna cercare in altro territorio,
quello della letteratura: McCarthy, Lansdale e Ellroy, eccoli i punti di
contatto.
vero, "Twin Peaks" è una falsa pista, c'è più letteratura, di posti umidi e sudati.
RispondiEliminaa me è piaciuto, ma non entusiasmato.
ciao ismaele, siamo d'accordo. magari io mi faccio prendere dall'entusiasmo e dopo un po' mi raffreddo..
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