NICOLAS WINDING REFN - 2011
La prima scena è una rapina di cui vediamo solo la fuga
in macchina. Fenomenale. Lo sceneggiatore ci sorprende, il regista gira in modo
rigoroso, senza una sbavatura, la fotografia in notturna è perfetta, l’attore
buca il video.
Il film si mantiene sul filo del rasoio fino alla fine.
Potrebbe essere un Pulp fiction rallentato e romantico ma questo suonerebbe
riduttivo, in realtà siamo di fronte ad un cult, ad un prodotto Usa girato con
sensibilità europea, con buon gusto, senso della storia e grande stile visivo.
È il film che Wenders non è mai riuscito a girare e che Kitano avrebbe reso
manieristico. Qui è tutto al posto giusto. Il protagonista non ha nome e quasi
non parla, proprio come in Kitano o in Johnnie To ma senza le sottolineature
dei due registi orientali. Il personaggio principale è infatti naturalissimo e
subito ci conquista. La storia d’amore che sostiene Drive è recitata con
sguardi, gesti, sorrisi ed è pienamente credibile. I sentimenti affiorano grazie ad
una recitazione misurata ed efficace, gestita alla grande dal regista. Anche il
rapporto tra ‘il ragazzo’ e il suo datore di lavoro Shannon emana l’affetto che
c’è tra padre e figlio senza aver bisogno di enunciarlo e senza scene madri.
Siamo di fronte al cinema puro: immagine, volti. E azione. Perché il bello di
Drive è che è un film d’azione, in cui ci sono inseguimenti, schianti, rapine, mafia,
morti e sangue. E ci sono i cattivi, e i perdenti. E c’è molto sentimento. Il
gruppo di lavoro trova un’intesa assoluta e oltre a sceneggiatore, regista,
direttore della fotografia, cast al completo, da segnalare un ottimo
Badalamenti per l’accompagnamento musicale.
Numerose le scene da antologia oltre a quella iniziale.
Bellissimo quanto avviene nell’ascensore con Winding Refn che si supera.
Significative e fortemente comunicative le scene con Gosling, Irene e il
marito. Tocchi di classe sparsi qua e là, come l’offerta di uno stuzzicadenti
al bimbo, il trucco da stunt per la vendetta, le girls nel camerino and so on. Quasi
sicuramente film dell’anno.
è proprio la giornata di Drive... ;-)
RispondiEliminanapoleone però sostiene che la musica non è di badalamenti. anche wiki parla di cliff martinez
grande film!
RispondiEliminaper quanto riguarda la sounstrack, nella versione che circola in rete c'è il nome di badalamenti sui titoli di testa e ci sono musiche provvisorie prese anche dalla colonna sonora di the social network, ma le musiche per la versione finale sono state realizzate da martinez.
la canzone capolavoro "a real hero" di college è comunque presente in tutte le versioni
ne leggevo ieri da robidick in effetti..quesyto me lo voglio vedere..di suo ho visto solo valhalla..pessimo,a mio avviso..ma questo mi sa che è altra merce
RispondiElimina@ roby, ora vado a leggere la rece
RispondiElimina@ marco,per badalamenti mi sono fidato dei titoli di testa
@ brazzz, sempre d'accordo! walhalla pessimo
mi son visto drive..piaciuto,ha momenti e cose notevoli,ma nel comlesso non mi è sembrato tutta sta cosa..voglio dire, nulla di particolarmente originale,mi è parso..
RispondiEliminaho visto e mi è piaciuto un sacco Bronson..questo davvero estremo,notevole proprio..
su valhalla ribadisco..una schifezza..
Concordo totalmente con la tua recensione: con Drive siamo davanti al cinema puro, in cui ci sono immagini, volti, azione. E' un film perfetto tecnicamente, una miscela portentosa di tutti gli strumenti di cui si avvale il cinema.
RispondiEliminaEd è un film godibilissimo per quello che è, senza stare a cercare significati simbolici, metafore, rimandi ecc.. Una volta tanto un film da vivere in leggerezza, perché nella sua superficie ben realizzata c'è già tutto.
La colonna sonora sì, in effetti è di Martinez, ma hanno sbagliato a scrivere i titoli di testa perché pare che inizialmente dovesse essere affidata a Badalamenti (e si vede che i titoli li avevano realizzati prima, boh). Comunque quando sono andata a vederlo io, venerdì pomeriggio, erano corretti. Si vede che in alcune copie circolano corretti ed in altre sbagliati.
Un saluto.
P.S.:
RispondiEliminaRyan Gosling io l'avevo già visto ed apprezzato in un film poco conosciuto, dal titolo "Stay - il labirinto della mente", di Marc Forster. Se ti capita, prendilo. Ci sono anche Ewan McGregor e Naomi Watts, è un film particolare.
@ biancaneve.. gradito il tuo consiglio, guarderò al più presto stay.
RispondiEliminaa presto