ALEKSANDR SOKUROV - 2002
parte 1
Oltre due secoli di storia s’imbarcano sull’arca della salvezza,
“c’è il mare tutt’intorno, dovremo navigare per sempre e vivere per sempre”.
Un’ora e mezza dura l’estasi virtuosistica di Sokurov e si
rimane allibiti, stregati, increduli al cospetto di tanta arte.
Arca russa supera i limiti cinematografici per assurgere a puro
capolavoro di arte tout court. C’è perfezione tecnica, complessità tematica e profondità
argomentativa; c’è unione assoluta di forma e concetto.
I mezzi espressive utilizzati da Sokurov attingono da tutte le
arti: cinema, perché si tratta di un film, ma anche architettura, pittura,
musica, teatro, letteratura, riflessione teorico-concettuale, per trovare una
sintesi sublime che si esprime attraverso un unico piano-sequenza che ha del
miracoloso.
Con Arca russa Sokurov realizza l’opera totale.
Ne ho sempre sentito parlare benissimo, ma non l'ho ancora mai visto. Dovrò decidermi, prima o poi.
RispondiEliminaDel suo Faust che mi dici? Per me un'esperienza estetico-sensoriale, oltre che un condensato filosofico. Bellissimo.
P.S.: estetico-sensoriale è un pleonasmo, mi sa. :-D
RispondiEliminaciao bianca,
RispondiEliminaè il primo sokurov che vedo e ne sono rimasto sconvolto. ho intenzione di guardarmi anche gli altri, con calma, anche perchè prima voglio rivedere arca russa.
no, non mi sembra un pleonasmo. anzi, lo escluderei!
un abbraccio
concordo con la tua rece..trovo sokurov assolutamemte straordinario..prima di tutto ti consiglio MOLOCH...capolavoro imperdibile..
RispondiEliminaa settembre, caro roberto, se ne riparlerà a settembre
RispondiEliminava bene..buone vacanze carissimo amico...
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