GIOCHI SACRI
VIKRAM CHANDRA
La mole non è incoraggiante, oltre 1000 pagine ma basta leggere le prime righe ed è come immergersi in un fiume in un caldo pomeriggio estivo, la beatitudine di lasciarsi trasportare. E di romanzo-fiume si tratta. Giochi sacri è un po’ tutto. È un affresco sociale sull’India dall’indipendenza ad oggi, è un magistrale esercizio di stile ‘cinematografico’ su come raccontare la violenza, è un romanzone classico con i suoi tantissimi personaggi, tutti credibili, è lo scontro-incontro tra poliziotto e boss, è un saggio alla Gomorra che svela l’antropologia criminale. È un memory novel ed anche un’escursione nell’attualità del fanatismo religioso. Chandra domina la proteiforme materia e riesce a non farsi scappare nulla di mano. Giochi sacri è un’esperienza di vita.
...mille pagine :(
RispondiEliminaebbene sì quasi 1200!
RispondiEliminavabbè m'hai convinta! Il paese oggetto e soggetto m'affascina, e vedrò di farmi digerire le 1200 vogate! :)
RispondiElimina1200...
RispondiElimina:((