BASILEA - GABRIEL OROZCO
Basilea si conferma una delle capitali europee dell’arte contemporanea e anche quest’estate ricco è il calendario di proposte tra gallerie private, fondazioni e istituzioni pubbliche. Grossi i nomi: Matthew Barney, Basquiat, Rodney Graham, ma l’evento centrale è la retrospettiva dedicata a Gabriel Orozco al Kunstmuseum che rappresenta la definitiva consacrazione dell’artista messicano, classe 1962. Dagli esordi dei primi anni 90 ad oggi, l’esposizione, realizzata in collaborazione con il Moma di New York, il Pompidour di Parigi e la Tate Modern di Londra(!!!), dichiara la grandezza assoluta a cui è assunto Orozco, ormai vero artist-star(artist-tsar?) mondiale.
Che dire, il ragazzo ha tutte le carte in regola. Biografia cosmopolitan tra la nativa Mexico City, Parigi e NYC, nomadismo culturale global e contaminazioni ‘multitasking’. Varie le piattaforme comunicative utilizzate. Uso e riuso, le merci, gli oggetti. Ingestione/digestione di segni assimilati e rigettati in composizioni che fanno riferimento un po’ a tutta l’arte novecentesca, dal dada alla pop dal concettuale al postmodern, da Beuys a Jan Fabre. Tra le varie opere, installazioni, sculture, molto belli i Working tables, nei quali l’artista propone al visitatore/fruitore la sua quotidianità che poi è anche quella di tutti noi, in un momento di visione del mondo condivisa che suscita emozione.
Bravo, sì, bravo, però, però… resta il senso di omologazione dell’arte contemporanea, in cui tutti fanno un po’ le solite cose, avendo come base concettuale la riflessione sulla comunicazione massificata nella società delle immagini. Aspettando il prossimo paradigma in grado di aprire nuovi percorsi.
bè non potevi tornare che con un bagaglio più colmo! bè effettivamente ogni è quella sensazione provata alle mostre di arte contemporanea. Ecco perché mi son fatta passare due o tre itinerari europei, quest'estate a tutt'arte!
RispondiEliminaciao milena e ben ritrovata,ho fatto un bel giro e oggi mi sono riconnesso. se hai vogli dimmi cosa ti sei lasciata scappare, sono curioso
RispondiEliminaA Barcellona mi hanno già consigliato Konrad Fischer e Pipilotti Rist. A Londra (è appena tornata una mia amica) al British Museum c'è un bel po' da vedere. A Vienna Alex Katz e Max Weiler. A Parigi William Kentridge e Robert Houle… ce n'è!
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