cinema

lunedì 14 giugno 2010

TAKASHI MIIKE

ICHI THE KILLER - 2001

TAKASHI MIIKE



Siamo di fronte ad un manga, quindi assenza di profondità ed eccesso come parola d’ordine.
Superata la repulsione alla prima scena violenta, tutto fila liscio e il film diventa comico, con punte di delirio splatter-kitsch assolute. C’è anche uno sviluppo narrativo, diviso in due filoni paralleli che ovviamente finiscono per convergere ed intrecciarsi. Il percorso A prevede la ricerca di un boss yakuza scomparso da parte del suo vice, un Capitan Harlock-The Joker sado-maso biondo platino vestito di fucsia. La sua comparsa in scena è fantastica, con il fumo della sigaretta che fuoriesce dalle guance a zip. Il percorso B ha come protagonista un Goldrake introverso e ritardato, Ichi il killer. Egli viene ‘comandato’ da un ipnotista che gli fa commettere i delitti più atroci e sanguinolenti con ‘lame rotanti’ inserite nei talloni della tuta di gomma nera da ninja.
Indigesta la prima scena di tortura con il torturato sospeso ad ami d’acciaio che gli tendono la carne della schiena, poi ci si abitua e diventano esilaranti le fantasiose trovate successive. Si ricordano una vittima infilzata dentro ad un guscio di televisore; un violentatore sadico tagliato letteralmente a metà, dalla testa all’inguine, che si divide in due; un orgasmo avuto strappando le mascelle di un malcapitato; lingue mozzate, braccia sradicate dal corpo ed altre amenità che dal comico scivolano nel ridicolo. Fosse stato girato negli anni Settanta sarebbe un cult, ma negli anni Zero è solo un po’ divertente.

4 commenti:

  1. salve brazzz, è un film che non lascia indifferenti. certo che tamburini liberatore mattioli erano anni luce avanti

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  2. uno di quelli che mi porterei nella tomba... UNO SBALLO! :D

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