ROSARIO ROMEO - 1984
Romeo ricostruisce quel periodo attraverso la biografia dell’uomo più rappresentativo, rimasto un po’ schiacciato da figure mitizzate quali Garibaldi o Mazzini, ma che può senza dubbio essere considerato l’artefice dello stato italiano. In questo saggio mirabile si entra in profondità nel pensiero del Cavour uomo, si segue passo passo la sua formazione attraverso un uso esemplare delle fonti (lettere, scritti, interventi alle assemblee, dati statistici relativi al patrimonio personale, opinioni di contemporanei). Vengono sottolineati e documentati i percorsi intrapresi dal conte, partendo dal precoce democraticismo passando al liberalismo alla francese fino al pragmatismo anglosassone, sempre avendo come principio l’idea dello stato laico e stimando il progresso tecnico promosso dalla libera iniziativa individuale come la molla per migliorare il benessere collettivo, obiettivo sempre al centro del suo agire.
E così dal privato si passa all’uomo pubblico, al politico, allo statista, quel Camillo che a soli 19 anni, già inserito nella struttura burocratica del regno sabaudo, scriveva alla zia :”capirete che mi è impossibile che io possa stare per molto tempo in una carica che mostra col fatto a quali tristi conseguenze si giunga quando non si pensa ad altro che ad essere graditi od accetti a chi comanda”.
Grazie alla magistrale lucidità di Romeo, alla sua partecipazione distaccata alle vicende narrate, questa Vita di Cavour resta un classico della storiografia italiana, ingiustamente poco frequentato in un dibattito che per troppo tempo ha privilegiato le tesi gramsciane o la militanza clericale.
...cazzo.. dagli Interpol ai Camillo Benso è un bel salto ;o)
RispondiEliminareanto le tue puntualizzazioni sono strepitose. fai stianta'
RispondiEliminaRight or wrong, my country! Beh, siamo in Italia o no? Ristudiamocela 'sta nostra storia. Senza nasconderci nulla: tipo le repressioni compiute al Sud. Comunque, Camillo era avanti sui tempi!
RispondiEliminaCamillo avant-garde.... :D
RispondiEliminaCiao adriano e ciao Eu
maini benvenuto negli orti.
RispondiEliminacamillo era un liberale moderato fedele alla casa reale col terrore dei radicali. personalmente preferisco mazzini e gaibaldi, anche se dell'unità d'italia m'importa zero. il mio post aveva lo scopo di segnalare un modo di fare storia, quello di romeo, eccellente e poco conosciuto.
a presto