CARRA' GATTO EINSTEIN
CARLO CARRA' - La foce del Cinquale - 1928
ALFONSO GATTO, La foce del Cinquale
Sotto l'apparenza del volto -convinta, ostinata-
scava la storia e può comprenderne il soffio:
solo un mondo che ha in sé
la sua compiuta adorazione di oggetto
resta a vedersi passare,
e di quanto è visibile si fa tutto interiore.
Così passa La foce del Cinquale
infinita pittura, tragica d'amore assoluto e durevole
LEWIS EINSTEIN, Sulla Linea Gotica al Cinquale,
Si combatteva e si moriva sulla nuda sabbia
Dove un fiume stento corre incontro al mare
Ora cresce un’erba invadente
Come se la natura risentita
Avesse riscattato la propria terra data in pegno
Resta, isolato e in rovine, il vecchio forte
Sui muri a brandelli parole slavate dalla pioggia invernale
Per me dovete combattere credere obbedire
Sono il vostro duce ho sempre ragione
Edificherò per voi l’impero orientale
Otto milioni di baionette rispondono alla chiamata
Anch’egli che spronò fiacchi schiavi alla lotta
Dimenticava che al festino di Baltasar
Un profeta divinò le parole scritte sul muro.
Da 'Versi sparsi' 1949. Traduzione di Eustaki
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