cinema

mercoledì 22 settembre 2010

THE XX

XX - 2009
THE XX
Eccoli i new kids in town, freschi vincitori del prestigioso Mercury Prize categoria best album 2009, The XX, dalla Londra post credit crunch, dalle ovazioni dei critici musicali del Guardian che affermano: ”Un album con un’inclinatura psicogeografica in cui si legano l’amore e gli ambienti. I sontuosi intrecci vocali tra Romy Madley Croft e Oliver Sim fanno credere a stento che si tratti solo di un rapporto tra amici d’infanzia. Allo stesso tempo le solitarie frasi di chitarra che tengono insieme il sound provengono dalle tenebre, perfettamente evocative di una Londra notturna”.

Si tratta semplicemente di un easy-indie molto anni ’80 con una voce femminile da collocarsi tra una Nico molto meno ispirata (hanno citato i Velvet!!!) e una Tracy Thorn più sfiatata e per il maschietto un Ben Watt con la zeppola. Il suono mescola un basso alla J.J. Burnel con chitarre liquide alla New Order e una ritmica tra i Bronski Beat e qualche band dance oriented tra Bristol e Sheffield.
Tutto molto corretto, lineare e orecchiabile. Si direbbe irresistibile. I motivi sono godibilissimi ma il tutto sa di già sentito e non c’è un brano che si affermi con prepotenza come pietra miliare. Il disco è musicalmente monotono e forse proprio per questo, dopo 11 tracce sovrapponibili tra loro riescono a definire una propria cifra stilistica. Si riconoscono, insomma, ma da qui a parlare di capolavoro assoluto ce ne corre. Dopo alcune celebrate bufale come i Vampire Weekend, gli Avi Buffalo e l’ultimo modestissimo Arcade Fire, concediamo agli XX fiducia aspettandoli al varco del secondo, sempre problematico, disco.

4 commenti:

  1. Ora non lo ascolto più, ma l'anno scorso l'ho apprezzato; è vero, non è un capolavoro però nella sua linearità, colpisce. D'accordissimo sui Vampire Weekend: sopravvalutati, mentre permettimi di dissentire sugli Arcade Fire: un disco clamorosamente bello.

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  2. reanto, ben tornato. è la curiosità che ci permettere di scoprire cose nuove.

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  3. lucien certo che ti permetto di dissentire. anzi, detto da uno che manda avanti un blog strepitoso(veramente complimenti)tornerò ad ascoltare con più attenzione suburbs

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